martedì 17 aprile 2018

Recensione: "IL CANTO DELLE ONDE" di Marco Rincione e Loputyn

Hello, miei dolci lettori

Non so voi, ma qui a Milano è scoppiato il caldo e.. si, Aprile ormai sta per giungere alla sua conclusione ma io NON SONO PRONTA PER L'ESTATE.
Ditemi che non sono l'unica a sentirsi disagio a togliersi il giacchettino a mezzogiorno e vedere nell'armadio le magliette a maniche corte che ammiccano e pretendonon di essere indossate!

Anyways. Oggi vi parlo di una graphic novel dolce, melancolica, che per i suoi colori e tratti tenui e appena accennati sembra ripensare all'inverno.. e richiama lo stato d'animo in cui mi trovo!


Il libro.
Titolo: IL CANTO DELLE ONDE
Autore: Marco Rincione
Illustratore: Loputyn (aka Jessica Cioffi)
Pubb: 25 ottobre 2017
CE: Shockdom
Pagine: 64

SINOSSI
2030. In una Trieste dimenticata dagli Stati Diffusi, la giovane Claudia vive in solitudine insieme al suo segreto: è capace di sentire la voce dei pesci, di cui ascolta i canti provenienti dal mare. Tra questi pesci c’è Asburgo, il cui canto diviene presto l’unica ragione di vita della ragazzina. Ma la situazione è destinata a precipitare: un killer sta eliminando i timed della città e, all’improvviso, Asburgo sembra essere scomparso nel nulla... Sola, sommersa tra voci che solo lei può sentire, Claudia inizia la sua breve fuga.


Recensione.
"Il mare ci dona il canto d'amore di anime senza nome. [...]
E' il canto delle onde risuona tra i pensieri di chi lo ascolta senza sentirlo. E' un coro sommesso che canta storie infinite, interrotte. Frammenti di vite raccolti dal mare perché qualcuno possa sentirli."

Questo è uno di quei casi in cui provo una forte insoddisfazione, dovuta al fatto che ero pronta ad amare questa graphic novel ma le potenzialità sono rimaste "potenzialità", non si sono interamente manifestate.

Purtroppo l'ho trovata eccesivamente vaga, imprecisa, approssimativa.
E' accennato un mondo quasi distopico: gli Stati Diffusi sono la nuova forma di governo; la Trieste in cui si svolge la storia è deserta, in uno stato di abbandono; alcuni individui presentano "superpoteri", come la capacità di Claudia di sentire la voce dei pesci; un movimento di orientamento simil neo-fascista/nazista che intende sterminarli.
Tuttavia, alla fine della fiera... cosa si vede realmente di questo mondo? Claudia che si innamora di una delle voci che sente, quella di Asburgo. Ma perché riesce a sentirlo? Quando è cominciato? E chi è Asburgo, un'anima di un ragazzo defunto o è davvero per un pesce che Claudia perde la testa? Mi riesce difficile crederlo. Per non parlare degli Stati Diffusi - citati nella trama ma mai una sola volta nella storia - o della banda di killer ammazza <timed> (gli esseri umani con abilità speciali) che compare letteralmente per due pagine. 

Il canto delle onde è il terzo volume nella serie "Timed" di Shockdom, serie realizzata con l'intento di creare un universo superoistico aperto ad ogni genere di racconto. 
Il setting potrebbe essere introdotto e approfondito nei volumi precedenti, ma questo non ne giustifica la mancanza, trattandosi di una storia separata e soprattutto diversa dalle altre. 


Le illustrazioni sono splendide. Malinconiche, nostalgiche, delicate seppure straordinariamente intense ed è stato un vero piacere guardarle e perdermi tra le forme e i colori sbiaditi. 
Ma non sono sufficienti a far stare la storia in piedi, a rendere la graphic novel un'esperienza di lettura piacevole. 
Se dovessi definirla in poche parole, direi disegni incantevoli ma storia incompleta e decisamente frustrante.






A domani, con le letture passate, presenti e future! (perdonate il Charles Dickens)

Un forte abbraccio, miei cari lettori.
xoxo

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